Gli orizzonti di attività di FISAR si articolano in varie aree strategiche di intervento, il cui fattore comune - estremamente ambizioso - è colmare il divario a volte esistente tra mondo scientifico e realizzazioni pratiche sul fronte dei progetti di assistenza, con l'obiettivo di mettere sempre più le conoscenze al servizio delle esigenze concrete della soddisfazione dei bisogni di salute, in cui si realizza il fine istituzionale del sistema sanitario pubblico.
Tavolo Tecnico Interdisciplinare Sonnolenza e Sicurezza nei Pazienti OSAS (TTI)
FISAR partecipa al TAVOLO TECNICO INTERDISCIPLINARE SONNOLENZA E SICUREZZA NEI PAZIENTI OSAS (TTI).
Il TTI vede inoltre coinvolte l’Associazione Italiana Medicina del Sonno (AIMS), il COMLAS, la Società Italiana di Medicina Generale (SIMG), la Società Italiana di Medicina del Lavoro e Igiene Industriale (SIMLII), la Società Italiana Medicina del Sonno Odontoiatrica (SIMSO), la Società Italiana di Neurologia (SIN), la Società Italiana di Otorinolaringoiatria (SIO) e la Direzione Medica di RFI.
Il TTI vede tra i suoi obiettivi
1) armonizzare i linguaggi e le modalità operative delle diverse figure mediche deputate alla diagnosi e cura della OSAS quando finalizzate alla formulazione del giudizio di idoneità psico-fisica alla guida o lavorativa;
2) produrre percorsi clinico-assistenziali finalizzati alla valutazione dell’idoneità psico-fisica alla guida o lavorativa che siano facilmente e rapidamente fruibili per il cittadino e sostenibili per il sistema sanitario;
3) produrre proposte normative da offrire al legislatore italiano ed in sede comunitaria. Il Tavolo Tecnico Interdisciplinare Sonnolenza e Sicurezza nei pazienti OSAS è il primo esempio in Italia di integrazione paritetica fra professionisti e rappresentanti delle istituzioni deputate alla produzione di norme in materia di idoneità psico-fisica.
Nell’ambito delle sue attività il TTI ha ora prodotto uno strumento per lo screening clinico dell’OSAS nell’adulto da utilizzare per renderne agevole la diagnosi precoce anche ai fini della valutazione dell’idoneità psicofisica alla guida e/o lavorativa.
Prevenzione degli infortuni sul lavoro
Una prima area di intervento riguarda la prevenzione degli infortuni sul lavoro (con priorità, a causa della gravità delle conseguenze, agli incidenti stradali causati dai professionisti della strada) attraverso screening di massa volti ad individuare e superare le cause patologiche del colpo di sonno. Infatti, è si ritiene sia il colpo di sonno la causa della maggior parte degli incidenti stradali con morti e feriti causati dai conducenti professionali di autoveicoli. La Fondazione ha avviato un dialogo costruttivo col mondo dell'impresa, attraverso due ordini di considerazioni. In primo luogo, non può essere trascurata la rilevanza delle cause ambientali nel sorgere e svilupparsi di patologie dell'apparato respiratorio. In tal senso, la fondazione intende proporre ad alcune realtà industriali dei monitoraggi che potranno riguardare, attraverso tecniche innovative, sia i lavoratori di imprese operanti in settore a rilevante impatto ambientale, sia sulla popolazione insistente nel territorio in cui sono ubicate talie attività produttive. In secondo luogo, proponendo ad imprese operanti in settori produttivi in cui l'errore umano nello svolgimento delle mansioni lavorative può essere causa di incidenti con gravi conseguenze, lo svolgimento di screening polisonnografici di massima finalizzati a prevenire tali incidenti, individuando la presenza di soggetti a rischio fra gli operatori e sviluppando gli interventi terapeutici finalizzati alla completa soluzione del problema. Tali iniziative possono considerarsi come fortemente innovative nel campo della prevenzione degli infortuni sul lavoro, essendo mirate a settori a rischio e focalizzate sull'individuazione della sindrome delle apnee notturne, patologia che riguarda oltre il 5% della popolazione generale italiana. Del resto, è noto come una persona affetta da tale patologia abbia 10 volte la possibilità di causare un incidente o subire un infortunio rispetto alla generalità della popolazione.
Progetti internazionali
Una seconda area di intervento riguarda la progettazione e realizzazione di progetti internazionali, localizzati in Paesi in via di sviluppo, finalizzati all'eradicazione della tubercolosi ed altre gravi patologie polmonari sociali. Tali progetti saranno finanziati attraverso risorse rese disponibili dalla Cooperazione Internazionale o da altri fondi pubblici o privati, inclusi quelli appartenenti ad Ordini religiosi. Si tratta di progetti, che prevedono anche l'impiego di sistemi di trasmissione e condivisione di dati, parametri vitali ed immagini diagnostiche, anche per consulti di seconda opinione e per formazione ed addestramento a distanza, e rivestono un particolare rilievo sociale, in Paesi che non dispongono di un livello di copertura sanitaria paragonabile ai Paesi occidentali. Saranno realizzati dalla FISAR in partnerships con importanti Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, che forniranno tutto il loro supporto e la loro esperienza in vari settori chiave, come quello della formazione continua del personale sanitario del Paese destinatario del progetto.
Modelli e sistemi tecnologici per l'assistenza del paziente respiratorio
Altra area di intervento di grande respiro e rilevanza in cui la Fondazione intende intervenire riguarda l'assistenza di pazienti affetti da insufficienza respiratoria grave, attraverso un approccio completo ed innovativo, che non si limita a migliorare i modelli assistenziali dell'assistenza domiciliare (in ordine ai quali, comunque, l'attenzione è massima) o i protocolli di gestione di strutture di tipo riabilitativo o residenziale, ma punta a progettare e realizzare in concreto un modello di presa in carico globale del paziente respiratorio, tra domicilio e strutture riabilitative e residenziali, fondato sul pieno coinvolgimento negli obiettivi del percorso terapeutico ed assistenziale di pazienti, family caregivers, medici di medicina generale, servizi sociali del Comune. La FISAR ONLUS si candida, dunque, a gestire progetti integrati finalizzati a gestire sia singoli momenti del percorso assistenziale (come l'assistenza domiciliare, la struttura di riabilitazione respiratoria o la RSA), che, e soprattutto, modelli assistenziali completi, andando ad assumersi responsabilità di alto profilo per il perseguimento di obiettivi irrinunciabili propri del sistema sanitario, per il miglior soddisfacimento dei bisogni di salute, che portino come conseguenza anche una ottimizzazione dei costi sostenuti dal sistema sanitario pubblico.
Formazione all'assistenza del paziente affetto da insufficienza respiratoria grave
Nel campo della formazione, la Fondazione Italiana Respiro e Ambiente intende sviluppare iniziative per migliorare le conoscenze scientifiche per la diagnosi, cura e riabilitazione delle patologie dell'apparato respiratorio e le conoscenze metodologiche per l'organizzazione di modelli assistenziali evoluti a favore dei pazienti affetti da insufficienza respiratoria grave. Particolare attenzione, in tal senso, la Fondazione intende dedicare alla formazione del Medico di Medicina Generale, che va maggiormente coinvolto, insieme al family caregiver, nel perseguimento di obiettivi importanti nella gestione del paziente affetto da insufficienza respiratoria grave.