LA CAMPAGNA "DORMI MEGLIO, GUIDA SVEGLIO" A TG1 MEDICINA DEL 2/9/2018
Il Prof. Fernando De Benedetto, Direttore Scientifico di FISAR, intervistato da Daniela Lucchini descrive a TG 1 MEDICINA i rischi e, la diagnosi e il trattamento dell'OSAS e presenta la campagna di prevenzione e sensibilizzazione “DORMI MEGLIO, GUIDA SVEGLIO” realizzata in collaborazione con ACI.
(Da RAI - TG1 Medicina del 2 settembre 2018, cliccare sull'immagine per visualizzare il video)
RASSEGNA STAMPA CAMPAGNA - “DORMI MEGLIO, GUIDA SVEGLIO” PER LA PREVENZIONE E SENSIBILIZZAZIONE SUI RISCHI DELLE APNEE NOTTURNE PER LA SICUREZZA STRADALE
Presentiamo di seguito la rassegna stampa completa con tutti gli inteventi sui principali media nazionali sulla campagna di prevenzione e sensibilizzazione “DORMI MEGLIO, GUIDA SVEGLIO” sui rischi della Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS) per la sicurezza stradale realizzata da FISAR eACI - Automobile Club d’Italia.
CONFERENZA STAMPA - “DORMI MEGLIO, GUIDA SVEGLIO” CAMPAGNA DI PREVENZIONE E SENSIBILIZZAZIONE SUI RISCHI DELLE APNEE NOTTURNE PER LA SICUREZZA STRADALE
Automobile Club d’Italia, VI Piano, Sala B - Roma, Via Marsala 8 - 29 maggio 2018, ore 11:00
ACI - Automobile Club d’Italia e FISAR – Fondazione Italiana Salute Ambiente Respiro presentano la campagna di prevenzione e sensibilizzazione “DORMI MEGLIO, GUIDA SVEGLIO” sui rischi della Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS) per la sicurezza stradale.
Il progetto si articolerà su tutto il territorio nazionale tramite gli Automobile Club provinciali e le delegazioni ACI, con il supporto degli esperti della FISAR.
Intervengono alla conferenza stampa:
· ANGELO STICCHI DAMIANI - Presidente Automobile Club Italia (ACI)
· AURELIO FILIPPI FILIPPI - Presidente ACI Global
· ROBERTO SGALLA - Prefetto, Direttore Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato, Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Ministero dell’Interno
SERGIO GARBARINO - Dipartimento di Neuroscienze, Riabilitazione, Oftalmologia, Genetica e Scienze Materno-Infantili (DINOGMI), Università di Genova
· STEFANO NARDINI - Presidente Società Italiana Pneumologia (SIP)
· CLAUDIO M. SANGUINETTI - Presidente Fondazione Italiana Salute Ambiente Respiro (FISAR)
· FERNANDO DE BENEDETTO - Direttore Scientifico Fondazione Italiana Salute Ambiente Respiro (FISAR)
· ANTONIO SANNA - Responsabile Fondazione Italiana Salute Ambiente Respiro (FISAR) per diagnosi e cura OSAS
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Modera l'incontro MARIA LAURA VENEZIANO, Giornalista RAI Isoradio
OSAS e incidenti stradali: obblighi normativi e importanza sociale del trattamento della patologia
A cura di Antonio Sanna Azienda Sanitaria Centro U.O.C. Pneumologia Ospedale San Jacopo, Pistoia
L’8 gennaio 2018 uno scuolabus con a bordo studenti delle elementari e medie é uscito di strada in provincia di Mantova. Pesante il bilancio dell’incidente con 2 feriti trasferiti in eliambulanza, 13 ricoverati e 17 medicati sul posto. L’incidente é stato attribuito ad un improvviso malore del conducente e non ci sono segni di frenata sull’asfalto.
Quest’episodio ricorda quanto accaduto il 21 marzo 2016 in Spagna quando un bus uscì di strada provocando la morte di 13 studenti Erasmus, 7 dei quali italiani. Non risultarono segni di frenata e l’autista dichiarò di essersi addormentato alla guida del mezzo. É documentato che circa il 7% di tutti gli incidenti stradali è attribuibile ad autisti con sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS).
La sonnolenza alla guida, della quale l’OSAS è la prima causa, è associata ad incidenti stradali senza segni di frenata. E’ altresì noto che l’autista affetto da OSAS in trattamento è sicuro alla guida come un autista non malato di OSAS e pertanto può essere riconosciuto idoneo alla guida. Anche in Italia, dal febbraio 2016, è obbligatorio valutare il profilo di rischio per la circolazione stradale dei soggetti con OSAS o con sospetta OSAS per tutti i richiedenti il primo rilascio od il rinnovo della patente. Tale obbligo normativo, se diffusamente applicato, è uno strumento straordinariamente valido per aiutare nella diagnosi precoce di OSAS e trattare chi ne è affetto con riduzione del numero di incidenti stradali.
L’assenza di segni di frenata, come nel caso degli incidenti di Mantova ed in Spagna, suggerisce che tali drammatici eventi sono evitabili. Questo traguardo é concretamente raggiungibile con una maggiore diffusione della cultura della prevenzione e diagnosi precoce dell’OSAS sia ambito clinico che al momento della valutazione dell’idoneità psicofisica alla guida.
Sindrome delle apnee ostruttive nel sonno e patente di guida: aggiornamento della normativa italiana
A cura di Antonio Sanna Azienda Sanitaria Centro U.O.C. Pneumologia Ospedale San Jacopo, Pistoia
“La patente di guida non deve essere nè rilasciata nè rinnovata a candidati o conducenti affetti da disturbi del sonno causati da apnee ostruttive notturne che determinano una grave ed incoercibile sonnolenza diurna, con accentuata riduzione delle capacita’ dell’attenzione non adeguatamente controllate con le cure prescritte”. Ciò è scritto nel decreto legge -Recepimento della direttiva della Commissione 2014/85/UE recante modifica della direttiva 2006/126/CE del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la patente di guida – del 22 dicembre 2015 pubblicato sulla gazzetta ufficiale n. 9 del 13 gennaio 2016 (1). Tale obbligo normativo appare quanto mai attuale anche alla luce dei risultati di un recente studio dal quale risulta che circa il 7% degli incidenti stradali è imputabile ad autisti affetti da OSAS (2). L’applicazione di questo dato percentuale in Italia indica che l’OSAS determina 17.300 incidenti stradali causa di 250 morti e 12.200 feriti. Il valore economico che ne deriva è di 1 miliardo e 500 milioni di euro di costi socio-sanitari.
Nel decreto legge è altresì scritto che “Il medico, di cui all’articolo 119, comma 2, del codice della strada, sottopone a particolare valutazione i soggetti per i quali sussistono sintomi riconducibili alla sindrome da apnea ostruttiva notturna. Nei casi in cui si possa concludere per l’assenza o lieve entità di sonnolenza diurna, il medico di cui all’articolo 119, comma 2, del codice della strada, certifica l’idoneità alla guida del conducente. Nel caso sussistano dubbi circa l’idoneità e la sicurezza di guida, l’accertamento dei requisiti di idoneità psichici e fisici è demandato alla commissione medica locale. La commissione medica locale può autorizzare alla guida soggetti affetti da sindrome da apnee ostruttive notturne moderate o gravi che dimostrino un adeguato controllo della sintomatologia presentata con relativo miglioramento della sonnolenza diurna, se del caso confermato da parere specialistico di strutture pubbliche”.
E’ quindi esplicitamente dichiarato che l’idoneità psico-fisica alla guida può essere riconosciuta anche ai soggetti con OSAS moderata o grave quando dimostrino un adeguato controllo della sintomatologia in particolare della sonnolenza diurna. Il decreto legge, nella sua sezione dedicata all’OSAS, termina indicando che “La validità della patente rilasciata o rinnovata, eventualmente anche con prescrizioni da parte della Commissione Medica Locale, non puo’ superare i tre anni per i conducenti del gruppo 1 ed un anno per i conducenti del gruppo 2”.
A tale decreto legge faranno seguito i decreti attuativi che lo renderanno applicabile. In realtà, e pur essendo di grande impatto mediatico, l’associazione tra OSAS ed incidenti stradali è solo uno degli aspetti dell’OSAS quale malattia cronica di pubblico interesse. E’ importante ricordare che la sua prevalenza nella popolazione adulta è di circa il 50% nell’uomo e 23% nella donna, e che è fattore di rischio ed è spesso associata alle principali e più frequenti cause di morte (obesità, diabete, infarto del miocardio, ictus, fibrillazione atriale, scompenso cardiaco, insufficienza respiratoria) nel mondo occidentale (3). La prevenzione, la diagnosi precoce e l’ottimale trattamento dell’OSAS rendono possibile non solo il riconoscimento dell’idoneità psico-fisica alla guida, ma soprattutto prevenire la comparsa di tali diverse patologie o migliorarne il controllo. L’ottimale gestione dell’OSAS determina una migliore qualità ed aspettativa di vita dei soggetti che ne sono affetti offrendo loro un reale e percepito guadagno in termini di salute. Tali aspetti sono stati fatti propri dal Ministero della Salute che ha insediato il gruppo di lavoro “La Sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS)”, il cui documento è stato reso pubblico il 23 febbraio 2016 nell’Auditorium del Ministero della Salute.
Bibliografia
www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2016/01/13/16A00299
Garbarino S, Pitidis A, Giustini M, Taggi F, Sanna A. Motor vehicle accidents and obstructive sleep apnea syndrome: A methodology to calculate the related burden of injuries. Chronic Respiratory Disease 2015; 1-9 Heinzer R, Vat S, Marques-Vidal P, et al.
Prevalence of sleep-disordered breathing in the general population: the HypnoLaus study. Lancet Respir Med. 2015;3(4):310-318.
Il Tavolo Tecnico Interdisciplinare Sonnolenza e Sicurezza nei pazienti OSAS: “achieved results and work in progress”
A cura di Antonio Sanna, Michele De Benedetto, Sergio Garbarino (da parte del TavoloTecnico Interdisciplinare Sonnolenza e Sicurezza nei pazienti OSAS)
Già nel maggio del 2013 la rivista MRM - Multidisciplinary Respiratory Medicine illustrava le motivazioni che hanno portato alla nascita del Tavolo Tecnico Interdisciplinare Sonnolenza e Sicurezza nei pazienti OSAS, primo esempio in Italia di integrazione paritetica fra professionisti e rappresentanti delle Istituzioni deputate alla produzione di norme in materia di idoneità psico-fisica.
Tale TTI è pienamente operativo dal gennaio 2013 quando l’Associazione Interdisciplinare Medicina Apparato Respiratorio (AIMAR), l’Associazione Italiana Medicina del Sonno (AIMS), il COMLAS, la Società Italiana di Medicina Generale (SIMG), la Società Italiana di Medicina del Lavoro e Igiene Industriale (SIMLII), la Società Italiana Medicina del Sonno Odontoiatrica (SIMSO), la Società Italiana di Neurologia (SIN), la Società Italiana di Otorinolaringoiatria (SIO) e la Direzione Medica di Rete Ferroviaria Italiana condivisero e sottoscrissero i seguenti obiettivi: 1) armonizzare i linguaggi e le modalità operative delle diverse figure mediche deputate alla diagnosi e cura della OSAS quando finalizzate alla formulazione del giudizio di idoneità psico-fisica alla guida o lavorativa; 2) produrre percorsi clinico-assistenziali finalizzati alla valutazione dell’idoneità psico-fisica alla guida o lavorativa che siano facilmente e rapidamente fruibili per il cittadino e sostenibili per il sistema sanitario; 3) produrre proposte normative da offrire al legislatore italiano ed in sede comunitaria.
L’intenso e continuo lavoro portato avanti da tutti componenti del TTI ha prodotto un corso di Formazione a Distanza on line rivolto ai medici di medicina generale iscritti alla SIMG, che ha avuto inizio nei primi mesi del 2015. E’ inoltre in corso la formulazione di un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale finalizzato alla valutazione dell’idoneità psico-fisica alla guida o lavorativa. E’ di particolare rilevanza il ruolo del TTI quale partner scientifico dell’Automobile Club d’Italia (ACI) che ha fatto suo il progetto “NO DROWSY DRIVING (SONNOLENZA ZERO)” ideato e proposto dallo stesso TTI. L’attualità e valenza del progetto proposto, in linea con il recente inserimento della OSAS nell’allegato III della direttiva europea, ha permesso all’ACI di vincere a Bruxelles nel dicembre 2013 un grant della Fédération Internationale de l’Automobile (FIA) nell’ambito del FIA Road Safety Programme. Grazie a questo grant ACI, FIA e TTI hanno quindi lanciato il progetto “SLEEP STOP” per educare gli automobilisti sui rischi della sonnolenza alla guida. Il progetto è stato ufficialmente illustrato il 6 settembre 2014 in occasione della conferenza stampa di presentazione del Gran Premio d’Italia di Formula 1 a Monza, presieduta da Angelo Sticchi Damiani, Presidente ACI, e da Jean Todt, Presidente FIA. E’ già calendarizzato il road show del progetto “SLEEP STOP” che avrà inizio il 22 ottobre 2014 presso l’ACI di Roma per poi proseguire ed aver termine entro la fine dell’anno nelle sedi ACI di Firenze, Lecce, Genova, Caltanisetta e Torino. E’ di estrema rilevanza il fatto che tale progetto sia collegato all’iniziativa “My World” con cui la FIA e tutti gli Automobile Club nazionali hanno dato voce agli automobilisti per sollecitare il riconoscimento della sicurezza stradale tra le priorità di azione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite . Il ruolo centrale del TTI nell’ambito di queste attività, peraltro tutte di pubblico interesse e di assoluta rilevanza mediatica, testimonia l’efficacia delle iniziative ed azioni del TTI nel centrare gli obiettivi prefissati.
Tutti questi aspetti, oltre quelli più strettamente scientifici in merito alla OSAS quale fattore di rischio per incidente stradale, saranno oggetto del corso breve di alta specialità in Pneumologia, “OSAS: screening e gestione sanitaria finalizzata alla valutazione dell’idoneità psico-fisica alla guida e/o lavorativa”, che ha avuto luogo in occasione del IV Congresso nazionale AIMAR, Pescara 6-9 maggio 2015.
Bibliografia
Sanna A. Il Tavolo Tecnico Interdisciplinare “Sonnolenza e Sicurezza nei pazienti OSAS” Multidisciplinary Respiratory Medicine Volume 8 – Number 1-2 – Maggio 2013, pg XXVII-XXVIII http://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=OJ:L:2014:194:TOC
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2006:403:0018:0060:IT:PDF
www.aci.it